Trasmissione “BLOG “ RAI 3 – Milano- del 21 novembre 2006

di Giovanni Vestri 

Premessa :
BEPPE GRILLO e i Grillini non lo sanno, ma nel famoso paese siciliano di CORLEONE, luogo natale di boss mafiosi del passato e del presente, nel 2003, un noto sindaco, ex democristiano, con la collaborazione del siciliano avvocato ( meglio dire avvocatessa) Giovanna Livreri , ha scoperto che l’ex sindaco di SINISTRA,  considerata da sempre un paladino dell’antimafia, aveva firmato contratti comunali con un’azienda della famiglia Provenzano… La magistratura indaga, ma la stampa resta in silenzio…chissà  come mai!!!  Ciò dipende forse dal fatto che in Italia si leggono pochi giornali? O forse perché nei giornali italiani,quasi tutti schierati a sinistra, sono diminuiti gli articoli di approfondimento che nel giornalismo vengono chiamati inchieste??.
Andiamo quindi alla Trasmissione Rai del 21 novembre 2006.
Il cronista racconta : Il dubbio sorge se si considera quanto è avvenuto qualche anno fa a Corleone, un paese che, da almeno cinquant'anni, viene considerato una sorta di “capitale” della mafia mondiale, visto che ha dato i natali a boss mafiosi di prim'ordine, da Michele Navarra a Luciano Leggio detto Liggio, da Totò Riina a Bernardo Provenzano.
E' possibile, insomma, ignorare i fatti di mafia che avvengono a Corleone? In Italia sì, soprattutto se tali fatti coinvolgono in qualche modo la sinistra e i Komunisti in particolare, notoriamente da sempre in trincea contro la mafia (o almeno così dice la leggenda popolare).
A Corleone, dal 1993 al 2001, l'amministrazione comunale è stata retta da una giunta progressista, che in Italia significa di sinistra (o di centrosinistra).
Durante questi sette anni Corleone è diventato teatro di importanti manifestazioni antimafia,con incontri, convegni, dibattiti tenuti dai vari CASELLI (ex deputato PCI), LO FORTE , SCARPINATO, SCIACCHITANO, etc….e si dava per scontato che l'amministrazione comunale dovesse essere ˜trasparente', cioè al di sopra di ogni sospetto.
Sette anni dopo, nel 2001, si celebrano le elezioni comunali. Il centrosinistra viene sconfitto. Vince il centrodestra.
Il nuovo sindaco è Ciccio Nicolosi, un ex democristiano che, tra l'altro, è anche parlamentare nazionale. Al sindaco uscente, Giuseppe Cipriani, esponente dei Ds (Democratici di sinistra, cioè del tuo partito Ms PAULINE BASSI…), non resta che prendere atto della sconfitta
L'ex sindaco Cipriani e i suoi compagni di partito vanno giù duro. Non perdono occasione per attaccare il sindaco di centrodestra Nicolosi dopo che lo stesso nomina consulente del Comune l'avvocato penalista Giovanna Livreri, titolare di un avviato e stimato studio legale a Palermo. Giovanna Livreri è, come si dice in questi casi, una tipa tosta e Kazzuta, ossia il contrario delle coglions nostrane ELISABETTA GALLUS,VIVIANA VIVARELLI, PAULINE BASSI etc….. che sanno solo parlare a vanvera e portare le borse ai potenti.
La Kazzuta e sicilianissima avvocatessa, con professionalita' e pazienza certosina, comincia a spulciare tutti gli atti amministrativi della precedente amministrazione di centrosinistra. E cosa ti scopre dopo un paio di mesi di lavoro? Che la precedente amministrazione comunale, a partire dal 1993, ha firmato ben undici contratti con una società  “ l'Edilgamma “ che non può certo essere definita al di sopra di ogni sospetto.
Il titolare della Edilgamma, infatti, si chiama Michele Arcangelo Gariffo ed è nipote di un certo BERNANDO PROVENZANO, quello per il quale sec l’ineffabile e sveglia ELISABETTA GALLUS è stato deciso l’arresto solo dopo aver appurato che il nano di Arcore aveva perso le elezioni per 20.000 schede (dando per scontato che i SENATORI A VITA,votati da nessuno,avrebbero votato la fiducia a Frodi).
Sì, proprio BERNANDO PROVENZANO, il boss dei boss della mafia, l'uomo che, da oltre cinquant'anni,era ricercato dalle Polizie di mezzo mondo.
A questo punto l'avvocatessa Kazzuta Livreri , che non è una omertosa e che la convinci a stare al gioco del sistema politico becero e corrotto neanche con la dinamite , va dal suo cliente , il sindaco Nicolosi , all'epoca Presidente del partito autonomista Patto per La Sicilia e gli dice <<>>. Tosta questa sicul-avvocatessa. Anche perché la Direzione distrettuale antimafia, già  nel 1995, ha affermato che la società  di Gariffo “ la già  citata Edilgamma “ era riconducibile a Bernardo Provenzano,per cui il sindaco de SINISTRA non poteva non sapere come Berlusconi con il suo STALLIERE di Arcore….
Per fare emergere la verita' e scatenare un casino “ aggiunge l'avvocato Livreri – non ci resta che presentare una circostanziata denuncia. Detto e fatto: di lì a qualche giorno la denuncia è pronta e, puntualmente, viene presentata alla magistratura di Palermo e di Termini Imprese che per competenza è il Tribunale preposto a riceverla, ma ovviamente¦¦. Si alza il muro di gomma ¦.. i giornali parlano, ovviamente , d’altro (BERLUSCONI, Dell’Utri…).
Di solito, quando a Palermo e dintorni (parliamo ovviamente dei Tribunali) ci sono notizie di mafia, la ˜fuga' di tali notizie è quasi automatica. L'avvocato Livreri, insomma, si aspetta anzi meriterebbe per quello che ha scoperto la solita ˜fuga' di notizie e il solito can can sui giornali e sulla televisione.
Ma ben presto la battagliera e kazzuta avvocatessa si accorge che questa volta la notizia, chissà  perché, non ˜fugge', ma rimane ben nascosta negli uffici giudiziari,pronta a cadere in prescrizione. Passano i mesi. Dopo un ennesimo scontro tra Nicolosi e l'ex sindaco di Corleone Cipriani, quest'ultimo decide di rivolgersi ai magistrati.
In pratica, l'ex sindaco Cipriani querela l'attuale sindaco Nicolosi. Il quale non ha mai convocato una conferenza stampa per raccontare tutto quello che il suo legale ha scoperto sulla passata amministrazione comunale, ma si è solo limitato a spedire lettere al Ministro degli Interni PISANU per raccontargli quanto ha scoperto: lettere che non sono mai finite sui giornali con titoli cubitali, essendo quasi tutti i giornali schieratissimi a sinistra, come del resto questo BLOG.
Non la pensa così l'avvocato Livreri, che lavora ormai da mesi per il Comune di Corleone, una ragazza siciliana tutta d'un pezzo che non ha alcuna voglia di stare dalla parte di chi deve sempre nascondere, abbozzare e difendersi.
Cosicché, una bella mattina di un paio di settimane addietro, l'avvocato Livreri prende carta e penna e stila un comunicato stampa. “L'ex sindaco di Corleone Giuseppe Cipriani “ scrive l'avvocato Livreri nel comunicato stampa “ ha poco da querelare. La verità  è che abbiamo trovato, tra le altre cose, ben undici contratti siglati tra il Comune di Corleone e imprese in odore di mafia. Contratti che risalgono agli anni in cui sindaco di Corleone era proprio Giuseppe Cipriani. Sui contratti in questione “ si legge sempre nel comunicato “ ci sono le firme di Cipriani e di Michele Arcangelo Gariffo, nipote di Bernardo Provenzano e amministratore unico della ditta Edilgamma”.
Volete poi che non la odiano a destra e sinistra . Sembra infatti scritta per lei la canzone di Giorgio Gaber “ne con la destra ne con la sinistra “ . Lei in verita' parteggia da sempre solo per la sua terra.
Nel comunicato si legge che tali contratti hanno impegnato il Comune di Corleone per “svariate centinaia di milioni di vecchie lire. Ci auguriamo “ citiamo sempre il comunicato ufficiale dell'avvocato Livreri “ che la magistratura, che in atto indaga, chiarisca tutti i contorni di questa bruttissima storia. Si scoprirà  che il Cipriani, che afferma di essere il rappresentante dell'Antimafia a Corleone, intratteneva rapporti negoziali con certi notabili del suo paese. Soggetti che certamente non poteva non conoscere”.
E' interessante notare il modo con il quale, l'indomani, è stata trattata la notizia. Ne hanno parlato solo i giornali locali con articoli non lunghi senza grande rilievo. Eppure si trattava di Corleone, paese noto al mondo per i tristi fatti di mafia.
Il giorno seguente la notizia non è stata trattata dai mezzi di comunicazione. Non ci sono stati altri articoli degni di nota, non ci sono stati approfondimenti. Una storia che si è guadagnata il disinteresse sia della stampa vicina al centrosinistra, sia della stampa vicina al centrodestra.
Ragionandoci, si può dire che è come se, in Italia, la politica sia come una commedia pregoldoniana: non ci sono parti scritte da mandare a memoria, ma solo un canovaccio che, comunque, il centrodestra e il centrosinistra rispettano alla lettera: tu reciti la parte di chi, bene o male, è colluso con la mafia e io faccio l'antimafia e tutti viviamo felici e contenti,con buona pace di BEPPE GRILLO e dei suoi grillini coglions .
In un Paese serio, dunque non la nostra ITALIETTA abitata da tanti coglions e profittatori,si potrebbe ricordare un celebre articolo dello scrittore siciliano Leonardo Sciascia pubblicato nel lontano 1988 dal Corriere della Sera dal titolo: “I professionisti dell'Antimafia.”
Il mitico LEONARDO SCIASCIA, ex parlamentare PCI poi passato ai RADICALI di PANNELLA dopo essere stato deriso e umiliato dai suoi Kompagni Komunisti di partito per le sue prese di posizione indipendenti e anticonformiste nella lotta alla mafia, con oltre dieci anni di anticipo, aveva capito che una parte dei paladini dell’ANTIMAFIA era composta da profittatori che utilizzavano il proprio ruolo non per combattere la mafia, ma per fare carriera ed eliminare gli avversari, politici e non e magari anche per fare affari.
Per aver detto questo, Sciascia è stato scaricato nel ˜dimenticatoio' , accusato ingiustamente , dileggiato , diffamato e considerato dai soliti noti come persona connivente con la mafia. Dobbiamo quindi aspettarci che facciano lo stesso con la nostra Kazzuta avvocatessa Livreri ?

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