“Mi dimetto, è la regola”, così ha esordito ieri il cardinale dell'arcidiocesi di Palermo Mons. Paolo Romeo.
Ufficialmente lì occasione sarebbe quella del proprio compleanno ma in realtà  sarebbe dipeso dalla vicenda delle dimissioni del papa che lo stesso fu il primo a preannunciare sul finire del 2011 (vedi articoli qui e qui).

Il cardinale Paolo Romeo, che oggi ha compiuto 75 anni, ha annunciato quindi che a norma dell’art. 401 del Codice di diritto canonico rinuncia al governo pastorale di Arcivescovo della diocesi di Palermo.

Il cardinale ha quindi proferito le seguenti parole: “Così come ci ha insegnato il Concilio Vaticano II e come stabiliscono le norme canoniche, come figlio della Chiesa, ho offerto le mie dimissioni al Santo Padre. Non sapendo cosa sarebbe successo l’indomani, le ho inviate per posta”.

La lettera è quindi stata formalizzata addirittura in anticipo “ diremmo nell'occasione – rispetto alla data del compimento del 75/mo anno di età  – e quindi inviata al Papa. Il Cardinale ha quindi precisato come “Ho scritto la lettera di dimissioni la sera dello scorso 10 febbraio – dice Romeo – al compimento del mio sesto anno di ministero a Palermo.“

Il cardinale ha inoltre aggiunto : “Adesso con il cuore pieno di fede – conclude – pronto a qualsiasi decisione che prenderà  il Santo Padre o il suo successore, se mi si chiederà  di continuare a esercitare il ministero a Palermo, cercherò di fare tutto il mio dovere fino all’ultimo momento”. Lasciando cosi' intuire che sono dimissioni dovute ma potrebbero essere ritirate.
Una dichiarazione sibillina che dice tutto su quanto si puo' razionalmente comprendere in merito alle vere motivazioni delle dimissioni del Cardinale Romeo ; ma non dice nulla sul perché le norme canoniche dovrebbero imporre ciò.

In verità  eravamo stati abituati a cardinali e papi che portavano la loro missione pastorale fino in fondo , trascurando fatti materiali ed umani , dalla malattia ai compleanni. Sembrerebbe che ora la chiesa ha rimesso al centro della missione l'uomo e non la volontà  di Dio. Tempi bui per la Chiesa e per i suoi fedeli.