Strada intitolata al poliziotto ucciso dalla mafia nel ventesimo anniversario dell’arresto del capo dei capi

di Redazione online – Corriere del Mezzogiorno .it – Palermo/Cronaca

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/cronaca/2013/14-gennaio-2013/corleone-non-piu-paese-riinae-sindaco-inaugura-via-boris-giuliano-2113545043962.shtml

Via intitolata a Boris GiulianoVia intitolata a Boris Giuliano

PALERMO “ «Corleone non è più il paese di Totò Riina, ma quello di Ninni Cassarà , Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Boris Giuliano, Mario Francese, Antonino Saetta e tutte le altre vittime di Cosa nostra». Nel ventesimo anniversario dell’arresto del capo dei capi, il sindaco del comune noto per aver dato i natali a boss del calibro di Provenzano e Bagarella, consegna la città  ai familiari delle vittime della mafia e chiede loro perdono. L'intervento del primo cittadino Lea Savona, si è tenuto nell’ambito del «Festival della Legalità  in Tour» che si concluderà  domani, martedì 15 gennaio, a vent’anni dall’arresto di Riina. Parole dure, quelle di Savona, che ai mafiosi dice: “Consegnatevi, arrendetevi, ammettete la sconfitta. Questa città  non è più vostra: è consacrata al sangue delle vostre vittime”.

IL SINDACO CHIEDE SCUSA – A rievocare i propri cari e l’impegno profuso sul fronte della legalità  in quella che nell’immaginario collettivo è stata per decenni la «capitale della mafia» ci sono Giovanni Chinnici, Giulio Francese, Maria Leotta Giuliano e Roberto Saetta, in rappresentanza dei familiari delle tante vittime dei Corleonesi. A loro si è rivolto il sindaco Savona: «Io – ha detto leggendo una lettera aperta – vi chiedo scusa a nome di tutti i corleonesi, vi chiedo perdono per il sangue che è stato versato. Quel sangue, però, non è stato versato invano: nei vent’anni che ci separano dall’arresto di Totò Riina, nei sette che fra poco si compiranno dalla cattura di Bernardo Provenzano, quel sangue è servito a tutti noi per ricordare che una sola può essere la strada, uno solo il campo da scegliere».

IN MEMORIA DI BORIS GIULIANO – Nel corso dell’iniziativa è stata intitolata una strada alla memoria di Boris Giuliano, alla presenza della vedova Maria Leotta Giuliano: «Oggi – ha affermato il sindaco “ dedicheremo una strada a Boris Giuliano, capo della mobile ucciso dalla mafia, domani un’altra via sarà  intitolata alla memoria di Ninni Cassarà . Ma io vi consegno ciascuna strada, ciascun vicolo, ciascuna casa di Corleone: ve le consegno con l’impegno di essere i vostri fratelli, i vostri genitori, i vostri mariti e mogli che vi sono stati strappati dalla ferocia dei boss. Prendetela, riconquistatela insieme a noi, per sancire la vittoria del Bene contro il Male supremo, contro la violenza cieca di chi ha impugnato le armi per uccidere uomini di Stato, uomini di Chiesa, uomini di civilta».

“AI MAFIOSI CHIEDO LA RESA” – «Ai mafiosi – ha concluso il sindaco – oggi, chiedo la resa, chiedo di lasciare questa terra e di abbandonare questa lotta. Chiedo loro di ammettere la sconfitta, di consegnarsi nella consapevolezza che questa terra, finalmente, un giorno sarà  liberata».

Grande Leoluchina!!